Il Progetto Età dell'Oro




L’Età dell’oro a Bergamo: l’emozione dell’incontro tra generazioni
Questo evento rappresenta un’azione che mette al centro la figura dell’anziano come risorsa formativa.
Entrare nelle Case di riposo non rappresenta solo l’azione rasserenante ed emozionale che i bambini possono portare, ma anche chiedere all’anziano di essere azione educativa e sociale nei confronti delle nuove generazioni. Rimettere al centro l’incontro attraverso l’atto creativo e poetico condiviso rappresenta un modo possibile per alimentare consapevolezze nuove attraverso uno scambio fatto di colore, sorrisi, memoria e sogni, fatto di reciprocità meravigliosa che restituisce senso e valore all’oggi, all’istante irripetibile, al segno del valore dell’esistenza.


La cultura e la società sono dominate dalla paura e dall’ansia dell’invecchiare, negando il valore della memoria sociale e umana nella difficoltà del raccontare e raccontarsi. In questo contesto la popolazione degli anziani si trova isolata, non considerata, come se avesse finito il suo apporto, il suo progetto verso la società dove vive. Crediamo fortemente che questa ricchezza di vissuto, di esperienza e di possibilità sia determinante per l’evoluzione futura delle nostre società, dando voce e centralità agli anziani. Trascurando i vecchi, impediamo l’evoluzione della specie umana. E continueremo ad impedirla finché non  riconosceremo che il carattere invecchiato è in grado di difendere la civiltà dalla sua stessa frenesia predatoria.


La nostra matrice è nell’incontro, nello scambio di esperienze dell’anziano con il mondo dell’infanzia e dei giovani per alimentare il passaggio generazionale attraverso il sapere, la crescita reciproca, l’esplorazione continua e attiva. L’Infanzia e la Vecchiaia sono due “luoghi“ della vita apparentemente distanti e differenti, incommensurabili. Eppure il loro incontro alimenta una reciprocità meravigliosa, restituisce senso e valore all’oggi, all’istante irrepetibile, al segno del valore dell’esistenza. Per questo l’atto creativo e poetico rappresenta un modo possibile per creare accadimenti e incontri, in uno scambio fatto di colore, sorrisi, memoria e sogni e la raccolta di testimonianze e memorie di anziani e bambini alimenta il passaggio di esperienze tra le due età della vita.


Questa iniziativa svolge un importante ruolo di “messa in rete” delle strutture con i ragazzi e le famiglie. Dall’incontro nasce la conoscenza. Dalla conoscenza nasce l’affetto che invoglia ad essere presenti in maniera attiva nei luoghi degli anziani. Alunni e famiglie insieme agli anziani in un percorso in cui il “dare gratuitamente” conoscenza o allegria, diventa “condividere” un disegno o un sorriso.